Progressione miopica e ortocheratologia

Sapevate che l’ortocheratologia notturna può essere usata per ridurre la progressione miopica nei ragazzi in via di sviluppo? E’ stato accertato che riesce a ridurre fino al 50% la progressione miopica oltre a donare la libertà di vedere bene senza ausili visivi, quali occhiali o lenti a contatto a porto diurno.

L’International Myopia Institute (IMI) ha recentemente pubblicato una serie di articoli che descrivono nel dettaglio tutto ciò che sappiamo sulla miopia (Wolffsohn et al, 2019). Dallo sviluppo d’essa fino ai suoi rischi, prevenzione e trattamento. Ogni argomento è stato trattato da un comitato di esperti mondiali.

C’è ancora molto da imparare sulle complessità del difetto visivo miopico, ma non vi è dubbio che l’incidenza, la prevalenza e il grado di miopia siano in aumento.

Questi aumenti sono associati a un rischio maggiore di patologie oculari che potenzialmente possono portare a cecità, come degenerazione maculare miopica (MMD), glaucoma, cataratta e distacco della retina.

A causa di questi gravi rischi, il trattamento e la gestione della miopia è il futuro della cura degli occhi e l’ortocheratologia sarà una parte significativa di quel futuro.

La sezione IMI sul “Rapporto sulle linee guida di gestione clinica” afferma che “le lenti per ortocheratologia notturna rallenterebbero la progressione della miopia da circa il 30% al 60%.

Inoltre l’utilizzo di lenti per ortocheratologia liberano il portatore dal dover usare ausili visivi durante il giorno con notevoli benefici sulla qualità della vita.

Un recente articolo di revisione descrive in dettaglio l’uso di lenti ortocheratologiche come mezzo di gestione della miopia (Lipson et al, 2018).

Sebbene vi sia preoccupazione per la sicurezza dell’ortocheratologia notturna, recenti studi su larga scala e a lungo termine confermano che i rischi associati all’utilizzo di queste lenti sono piccoli (7,7 eventi di cheratite microbica per 10.000 pazienti all’anno) (Bullimore et al, 2013).

Anche con questo basso livello di rischio, il consenso generale mostra che questi possano essere ridotti al minimo con un monitoraggio accurato e con una corretta manutenzione da parte del portatore, nonché con una corretta applicazione e rimozione della lente (Liu e Xie, 2016).

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